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Scegliere gli pneumatici “giusti”

Giocano in prima linea: tengono l’auto ben aderente alla strada, ne sostengono il peso, devono garantire una risposta efficace ai comandi che arrivano dal volante. Per una guida sicura, scegliere gli pneumatici “giusti” è fondamentale. Ogni pneumatico riporta una serie di codici, che ne descrivono le carattistiche e forniscono indicazioni per il loro corretto utilizzo.  Vediamo i primi due.

 

Indice di carico

L’indice di carico è il codice numerico che indica il carico (il peso) massimo che lo pneumatico può sopportare quando è gonfiato alla presione di riferimento; uno pneumatico caricato in eccesso può surriscaldarsi e collassare improvvisamente. Alcuni pneumatici riportano anche la scritta Extra Load (carico extra) oppure Reinforced. In questo caso, si tratta di pneumatici rinforzati, quindi in grado di sopportare – gonfiati alla pressione prevista – carichi più elevati rispetto agli pneumatici normali della stessa misura. Per questa caratteristica, si usano normalmente su veicoli più pesanti, ad esempio i SUV.

Pneumatici della stessa misura possono avere indici di carico diversi. La normativa obbliga a montare pneumatici il cui indice di carico rispetti le prescrizioni del costruttore dell’auto, in riferimento alle misure indicate. Ma se decido di sostitire uno pneumatico con uno che presenti un indice di carico più elevato? Attenzione: il singolo pneumatico sopporta più peso, ma per viaggiare in sicurezza resta non superabile il limite della massima capacità di carico per asse del veicolo, indicato dal costruttore.

 

Codice di velocità

Il codice di velocità – espresso con una lettera – indica la velocità massima alla quale lo pneumatico può sopportare il carico massimo indicato. Per individuare a quale velocità corrisponde ogni lettera si fa riferimento a una tabella: si arriva a “Y”, che indica una velocità massima consentita di 300 km/h.

È possibile sostituire gli pneumatici con altri che abbiano un codice di velocità più elevato rispetto a quello indicato sul libretto di circolazione del veicolo, ma non il contrario. È vietato – infatti – montare gomme con  codice di velocità più basso rispetto a quello indicato dalla casa automobilistica, con un’eccezione. Nella sola stagione invernale, si possono montare pneumatici invernali con codice di velocità inferiore rispetto a quello indicato dal costruttore per gli estivi, a patto che il codice non sia inferiore a Q (fino a 160 km/h).

Scegliere gli pneumatici “giusti” è fondamentale per la sicurezza. E per un ulteriore passo avanti, date un’occhiata al nostro articolo sugli pneumatici di “classe superiore”, qui.

 

Sicurezza stradale, trasferta in Grecia

In Grecia con la Nazionale Piloti: Vito Popolizio a Mykonos il 23 e 24 agosto per un appuntamento / evento sulla sicurezza stradale
La Nazionale Piloti Onlus – di cui Scuola di Guida Sicura è partner – da sempre attiva nel promuovere la sicurezza stradale, questa volta mette da parte  il pallone per tornare… in pista. Vito Popolizio e altri campioni di F1,  Endurance e MotoGP si sono sfidati in una gara amichevole di kart sul circuito di Kartland, nella splendida cornice dell’isola di Mykonos. Due giorni – 23 e 24 agosto – dedicati a sensibilizzare il pubblico sul tema della guida sicura a fianco di Safe Drive, organizzazione no profit europea che promuove la sicurezza stradale e la prevenzione degli incidenti.

Insieme a Vito Popolizio, tra le stelle del motorsport mondiale che hanno partecipato all’evento:

– Giancarlo Fisichella,231 gare e 3 vittorie in F1,  attualmente driver di Endurance Racing
– Vitantonio “Tonio” Liuzzi, ex piliota di F1, attualmente arbitro della Fédération Internationale de Motorsport
– Riccardo Patrese, 257 GP corsi in F1, 6 vittorie, 37 volte sul podio
– Ivan Capelli, ex pilota F1, tre volte sul podio
– Luca Filippi, ex pilota Indycar, Formula E, GP2
– Marco Bezzecchi, pilota MotoGP del team Mooney VR46 Racing
– Franco Morbidelli, pilota MotoGP del  Monster Energy Yamaha
– Il leggendario Giacomo Agostini, campione del mondo sulle due ruote per 15 volte
– Maro Engel, pilota Endurancee DTM

Si è rinnovato quindi anche quest’anno l’appuntamento fortemente voluto da Konstantinos Mastorakis, fondatore e “anima” di Safe Drive. Un’iniziativa di grande successo e risonanza tra il pubblico e nei media. Mastorakis ha dato vita all’associazione dopo aver perso i familiari in un incidente stradale, subito sostenuto da alcune delle massime Istituzioni greche.

Da Mykonos il messaggio è arrivato forte e chiaro. Vito Popolizio e gli altri campioni delle due e delle quattro ruote raccomandano: FAI COME ME: corri in pista. non in strada!

 

Clima auto, forse non sapete che…

L’abbiamo aspettato forse un po’ più a lungo del solito, ma il caldo – quello vero – è arrivato. Basta una sosta neanche troppo lunga e la temperatura in auto diventa bollente. Impossibile rinunciare al climatizzatore! Ma a proposito del clima auto, forse non sapete che «è fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso». Il divieto è previsto dall’art 157 del Codice della Strada, che prevede in caso di violazione una sanzione amministrativa da € 223 a € 444. Parliamo di sosta, non di fermata: ricordate la differenza? La fermata è di breve durata, mentre la sosta implica la sospensione della marcia per un tempo prolungato.

La ratio della norma è chiara: evitare l’emissione di gas di scarico inquinanti quando l’auto non è in movimento. Una logica ecodrive, dunque, alla quale vogliamo aggiungere qualche consiglio per utilizzare il condizionatore sì, ma in modo intelligente.

Disattiviamo il funzionamento automatico: quando usare il condizionatore, lo decidiamo noi. A motore ancora spento, apriamo tutti i finestrini o le portiere per creare una leggera corrente naturale che aiuterà ad abbassare appena la temperatura. Alla partenza, accendiamo il ventilatore per un paio di minuti e solo dopo passiamo al condizionatore a potenza ridotta, per poi aumentarla gradualmente.

Da evitare le soluzioni estreme: la temperatura ideale dell’abitacolo va dai 20 ai 25 gradi. Attenzione comunque a tenere bassa la differenza di temperatura tra interno dell’auto ed esterno, meglio non superare i 6 gradi; il malessere da stress termico può manifestarsi anche dopo parecchie ore. Occhio alla direzione delle bocchette: meglio orientarle verso le zone alte dell’abitacolo, per una ventilazione diffusa.

L’impianto è efficiente? Potrebbe essere scarico! Ricordiamoci di controllarlo e ricaricarlo ogni due/anni. Il rischio è sprecare energia, senza risultato.

 

Pericolo farmaci

Alcol e droga sono sostanze che tutti riconoscono come incompatibili con la guida. Ma chi ha mandato giù con un sorso d’acqua un antidolorifico o un antinfiammatorio da banco prima di mettersi al volante,  difficilmente si preoccupa che possano influenzare concentrazione, prontezza di riflessi e qualità della visione.

Il problema delle interferenze dei farmaci con la capacità di guida è piuttosto complesso e spesso sottovalutato. Le sostanze potenzialmente pericolose sono molte, anche se è non è facile stabilire la portata esatta del rischio. Nei test di laboratorio, gruppi di volontari affrontano prove diverse: regolarità di marcia, tracciati difficili, reazione ad ostacoli. Dai tempi ottenuti – e dagli errori commessi – si definisce il “peso” del farmaco testato sull’integrità psicofisica. Tuttavia, i risultati non sono perfettamente trasferibili ad una situazione di traffico reale, dove possono entrare in gioco fattori diversi in positivo (es. pratica di guida)  o in negativo (es. meteo avverso).

I farmaci potenzialmente più pericolosi sono quelli che agiscono sul sistema nervoso centrale. In prima linea quindi gli ansiolitici, i “tranquillanti” , utilizzati per controllare ansia e disturbi dell’emotività, ma anche come sedativi prima di esami clinici esplorativi. Ovviamente, provocano sonnolenza e riduzione delle performance psicomotorie, rischi spesso sottostimati. Spesso si pensa che solo un’assunzione prolungata sia pregiudizievole; in realtà,  anche una sola dose può compromettere sensibilmente la capacità di guida per alcune ore.

Lo stesso discorso vale intutitivamente, per i farmaci antidepressivi e antipsicotici. In questi casi però è la stessa patologia a sconsigliare la pratica di guida, che infatti il medico può esplicitamente vietare al proprio paziente.

Piuttosto note sono le conseguenze dell’assunzione di antistaminici: sonnolenza, confusione mentale, vertigini. Sono farmaci utilizzati come  antiallergici, ma non solo. Si trovano anche in decongestionanti nasali, sedativi della tosse e analgesici. Meglio preferire quelli di seconda generazione: le interazioni con il sistema nervoso sono modeste.

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha aperto una consultazione pubblica per stilare una lista dei farmaci pericolosi per la guida; la lista è disponibile online, qui 

Una giornata fantastica!

Una giornata fantastica! In pista all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, per un appuntamento di Guida Sportiva con 𝘿𝙧𝙞𝙫𝙞𝙣𝙜 𝘼𝙘𝙖𝙙𝙚𝙢𝙮. Nel corso dell’evento, i partecipanti si sono messi alla prova e divertiti alla guida di Ferrari, Lamborghini, Porsche e Alfa Romeo.
Prima di scendere in pista, il nostro Vito Popolizio ha tenuto una lezione introduttiva e formativa di guida sicura e guida sportiva. A completare il percorso teorico l’intervento di Massimo Alparone, preparatore atletico pluripremiato, che ha dato importanti consigli di wellness e fitness per una condizione fisica ottimale.  Mr. Universo Fitness – da sempre appassionato di motori – è convinto sostenitore dell’importanza di una corretta preparazione fisica e alimentare, che completa l’indispensabile preparazione tecnica.

Quindi, tutti al volante. Affiancati dai piloti istruttori, gli allevi hanno subito messo in pratica le nozioni teoriche apprese in aula. Tutti hanno dimostrato ottime capacità di guida e di controllo delle supercar, anche a velocità elevate. In pista grandi emozioni e divertimento per tutti, per una giornata speciale che si è conclusa con la consegna di un – meritatissimo – attestato di partecipazione.

Solo divertimento?  «No, queste giornate sono utili anche da un punto di vista formativo» precisa Vito Popolizio. «Sì, emozione e divertimento giocano un ruolo importante nella giornata. Ma prima di scendere in pista noi spieghiamo che una lunga esperienza maturata in molti chilometri percorsi non sempre significa essere un buon guidatore. Spesso vediamo riproporre al volante comportamenti scorretti, perché “io ho sempre fatto così”. Nelle nostre lezioni e in pista noi insegniamo le tecniche corrette,  che permettono di affrontare al meglio ogni situazione di guida».
Un recap della giornata fantastica in pista?  Guarda la gallery fotografica sulla nostra pagina Facebook
Vuoi metterti alla prova o regalare una giornata di emozioni in pista’ Scopri i prossimi appuntamenti sul sito Driving Academy, qui

Successo in campo

Successo in campo per la Nazionale Piloti, che torna a vincere sullo Star Team MC nella trentesima edizione di World Stars Football Match! Con un punteggio di 4 a 3 – decisiva la doppietta di Luisito Campisi – i campioni di F1 si sono aggiudicati la tradizionale partita di beneficenza, giocata come sempre allo Stadio Louis II di Monaco alla presenza di S.A.S. Principe Alberto II.
Trasmesso in diretta televisa su Skysport, l’evento è stato un grande successo sportivo e mediatico. Soprattutto, ancora una volta ha centrato in pieno l’ obiettivo di raccogliere fondi che anche quest’anno saranno interamente devoluti a Star Team For The Children’s per opere a favore di bambini svantaggiati. Negli anni,  lo storico match  ha “conquistato”  oltre 16 milioni di euro.

241 partite all’attivo, 123 vittorie, 626 reti realizzate. Nella Nazionale Piloti sono presenza fisse grandi campioni del motorsport. Qualche nome? Charles Leclerc e Carlos Sainz della Scuderia Ferrari , Ivan Capelli, Matteo Munari, Sandro Cois , Gabriele Minì (FIA F3), Giorgio Amati (Porsche Supercup). E naturalmente Vito Popolizio, da quasi vent’anni in prima fila per la solidarietà. «È un appuntamento che mi regala ogni anno grandi soddisfazioni. Al di là del successo in campo, c’è il piacere di ritrovare vecchi amici e la soddisfazione di dare un contributo per una causa importante. Insomma, qualunque sia il punteggio, vinciamo sempre tutti». E l’impegno per Popolizio raddoppia e prosegue con Driving Academy, sponsor ufficiale della manifestazione.

Appuntamento al 2024!

Le foto dell’evento sulla nostra pagina Facebook, qui 

 

Guida difensiva

Innovativa ed efficace: la guida difensiva approfondisce e supera la preparazione tecnica della guida sicura. È una formazione che va oltre la semplice conoscenza delle tecniche di guida e delle regole da rispettare. Aggiunge a queste competenze una specifica capacità di riconoscere e prevenire potenziali situazioni di rischio.

In auto non ci si può affidare alla fortuna: la sicurezza al volante dipende soprattutto dall’abilità e dalle buone abitudini di guida del conducente. I pericoli che si possono incontrare non sono solo esterni: un ostacolo imprevisto, il caos cittadino, cattive condizioni meteo, un problema all’auto. Anche emozioni come stress, rabbia o nervosismo possono prendere il sopravvento e portarci ad assumere comportamenti pericolosi per noi e per gli altri.

Guida difensiva: di cosa stiamo parlando?

Guidare difensivo significa «guidare in modo da risparmiare vite, tempo e denaro, nonostante la situazione in cui ci troviamo e i comportamenti altrui». Così la definizione di ANSI/ASSE Z15.1, lo standard americano per la sicurezza stradale. Obiettivo chiaro, dunque: ridurre al minimo il rischio di incidente, causato da errore proprio o altrui.

L’automobilista difensivo è allenato a osservare la strada e a riconoscere in anticipo le situazioni potenzialmente pericolose. Controlla rabbia e stress e adotta comportamenti che “disinnescano” le emozioni negative altrui. Utilizza in modo istintivo tecniche efficaci per prevenire le situazioni di rischio o ridurre la gravità dell’incidente.  Non sempre chi guida è capace e corretto, ma possiamo allenarci a prevenire i pericoli costituiti dalla pessima guida altrui. Calma, attenzione, controllo, concentrazione: ecco le parole d’ordine.

Prima di scrollare le spalle, nella convinzione di essere già un ottimo guidatore, meglio fermarsi un attimo. Una formazione basata solo sui chilometri percorsi spesso genera cattive abitudini,  mai corrette e causa di reazioni istintive errate.

Alla guida difensiva la nostra Scuola dedica da tempo particolare attenzione. Abbiamo sviluppato infatti un corso specifico, partendo dalla nostra ventennale esperienza in materia di sicurezza stradale. Scopritelo sul nostro sito,  qui

Raggio di curva

In pista, una curva ben impostata consente al pilota di essere veloce. Su strada, offre al guidatore il miglior margine di sicurezza. Obiettivi diversi, stesse regole. Per affrontare al meglio ogni tipo di curva – su strada o su circuito – occorre conoscere le traiettorie, applicare le tecniche di guida e utilizzare al meglio mani, piedi e sguardo. E valutare attentamente il raggio di curva.

Per impostare e percorrere correttamente una curva, il primo elemento da tenere in considerazione è proprio il raggio. Dal raggio dipendono la velocità limite di percorrenza e la traiettoria più sicura. La pista sperimentale di Nardò è considerato la pista di prova circolare più veloce al mondo. È un anello perfetto, 12,9 km di circonferenza, 2 km di raggio. Sull’Anello di Nardò le vetture possono raggiungere velocità superiori ai 300 km/h. Perché? Perché la forza centrifuga, quella che spinge il veicolo verso l’esterno della traiettoria impostata,  è inversamente proporzionale al raggio di curva. Quindi: maggiore è il raggio di curva, minore è l’effetto della forza centrifuga.

In una curva a raggio ampio, la vettura deve contrastare una forza centrifuga di scarsa intensità. Si affronta girando di pochi gradi lo sterzo e risulta poco impegnativa per gli pneumatici, che utilizzano poca aderenza trasversale. Resta disponibile una buona dose di aderenza longitudinale da “spendere” in velocità.

In una curva a raggio stretto, la vettura deve invece contrastare una forza centrifuga intensa. Si affronta girando lo sterzo di parecchi gradi e risulta molto impegnativa per gli pneumatici, che utilizzano la maggior parte dell’aderenza in senso trasversale. Resta disponibile pochissima aderenza longitudinale: se non vogliamo uscire di strada dobbiamo ridurre la velocità.

Torneremo sull’argomento, ma se nel frattempo volete saperne di più, consultate il nostro manuale Sicuri al volante. Lo trovate su Amazon in versione cartacea e su Lulu in versione cartacea e come ebook. 

Circolare senza assicurazione

Circolare senza assicurazione. Per 2,6 milioni di veicoli che quotidianamente si muovono sulle nostre strade – il 6% del totale – non sembra essere un problema.  Il preoccupante dato IVASS  – riferito al dicembre 2022 – va completato con le cifre fornite da ANIA. Secondo i calcoli, l’evasione comporta ogni anno una perdita pari a circa 1 miliardo di euro, che le compagnie recuperano ritoccando verso l’alto i premi assicurativi.

Non solo evasione, comunque. Anche frodi assicurative e costo degli incidenti (per ogni sinistro causato con colpa, il premio aumenta del 27%) pesano sul totale a carico degli automobilisti. «Nonostante il calo degli ultimi anni,  il premio medio è più alto in Italia rispetto agli altri principali Paesi europei» nota Luigi Signorini, presidente IVASS. A discapito della stragrande maggioranza degli automobilisti, che si collocano in classe A e non hanno incidenti da anni.

Quali conseguenze comporta circolare senza assicurazione? Accenniamo appena alla maxi multa, alla perdita di punti patente e al sequestro del veicolo che sono le sanzioni previste per chi circola senza assicurazione. E ricordiamo rapidamente che un veicolo non assicurato non può neppure restare parcheggiato su una strada pubblica, pena – ancora una volta – multa e sequestro.

Piuttosto vogliamo considerare l’ipotesi di un sinistro. Cosa succede se si viene coinvolti in un incidente con un veicolo priva di copertura RCA? La vittima, in caso di danni a cose o persone, mantiene il diritto al risarcimento. Chi provoca l’ incidente è tenuto a risarcire di tasca propria i danneggiati. In questi casi si procede con un meccanismo indiretto tramite intervento del Fondo di garanzia per le vittime della strada, previsto dal Codice delle assicurazioni private e costituito presso la CONSAP, la Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici del ministero dell’Economia. Il fondo si alimenta con i contributi obbligatori inclusi nel premio che tutti gli assicurati pagano al momento della sottoscrizione della polizza.

Il Fondo interviene quando è impossibile individuare un assicuratore tenuto al risarcimento del danno. La richiesta va inoltrata a CONSAP seguendo la procedura di risarcimento indicata sul sito, con una documentazione che provi il fatto e la responsabilità dei veicoli coinvolti. Il consiglio è quello di far intervenire la Polizia, il cui verbale sarà prezioso. CONSAP provvede e liquidare l’indennizzo e successivamente a identificare il responsabile dell’incidente, al quale chiedere il rimborso di quanto versato. Se necessario, procederà al recupero coattivo della somma. 

Guidare in città è più semplice?

Guidare in città è più semplice? Spesso si ritiene che sia una guida più facile e sicura rispetto a quella su strade extraurbane o autostrade. La velocità è ridotta, i tragitti sono brevi, le strade familiari. Errore. Una conferma arriva dai più recenti  dati ACI. Sulle strade italiane, 73 incidenti su 100 avvengono nei centri abitati, 5 in autostrada e 22 su strade extraurbane.  I rischi principali in città? Incroci, rotonde, cambi di corsia repentini, pedoni che spuntano all’improvviso, monopattini e biciclette spesso in marcia contromano. Serve una guida attenta e prudente, Ma basta dare un’occhiata al traffico cittadino per rendersi conto delle manovre azzardate e delle frequenti violazioni del Codice della Strada che in città – chissà perché – sembrano meno gravi.

Quali sono le violazioni più comuni? Vediamone solo qualcuna, per il momento. Forse riconoscerete dei comportamenti che non vi sono proprio estranei.

In città la cintura di sicurezza non serve, specialmente per chi sta seduto sul sedile posteriore. Perchè sono importanti lo abbiamo già spiegato in un articolo di qualche tempo fa (qui). Perché sono importanti anche in città è presto detto: i test Euro NCAP mostrano che gravi conseguenze per auto e passeggeri possono derivare da urti laterali o frontali già alla velocità di 50 e 64 km/h, che sono di fatto velocità cittadine.

Semaforo giallo, si accelera per non restare bloccati dal rosso. Il giallo è un colore che può creare confusione, ma il suo significato è semplice: le auto devono affrettarsi se hanno già impegnato l’incrocio, altrimenti devono fermarsi. Lo stabilisce il Codice della Strada (art 41): “(…) i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti per l’arresto (…) a meno che vi si trovino così prossimi, al momento dell’accensione della luce gialla, che non possano più arrestarsi in condizioni di sufficiente sicurezza; in tal caso essi devono sgombrare sollecitamente l’area di intersezione con opportuna prudenza”. Per i trasgressori, multa fino a 550 euro e decurtazione di 6 punti dalla patente. 

Auto in doppia fila. Chi non ha ceduto, almeno una volta, alla tentazione? Eppure è un comportamento che contribuisce alla congestione del traffico e allo stress dei guidatori. per non parlare di chi, parcheggiato correttamente, si ritrova bloccato anche per lunghi minuti. Multa e rimozione forzata (in caso di intralcio o pericolo alla circolazione) sono le sanzioni previste dal CdS.