Veicoli senza assicurazione

Quanti sono in Italia i veicoli che circolano senza assicurazione? L’ultimo rapporto di Fondazione ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) indica che nel 2019 su 45,1 milioni di veicoli in Italia, circa 2,6 giravano senza RC auto. In percentuale, il 5,9% del totale del parco circolante su strada. Siamo al penultimo posto della classifica europea, battuti solo dalla Grecia. La più virtuosa? La Germania, con solo lo 0,04% di veicoli non assicurati.

Una nota positiva? Il trend è in calo: nel 2014, i veicoli non assicurati erano 3,9 milioni. Il contrassegno “virtuale” entrato in vigore nel 2015 ha migliorato la situazione, ma i dati restano allarmanti. Per le casse dello Stato, il fenomeno si traduce in una perdita di circa 280 milioni l’anno. 

Sul nostro territorio, sono notevoli le differenze geografiche. Nel Nord, quasi tutte le regioni si attestano su valori pari o molto al di sotto della media nazionale.  Il Lazio e la città di Roma presentano un’incidenza pari al doppio (rispettivamente 8,5% e 9,4%) di quella delle altre regioni del Centro. Al Sud, i valori di poco superiori alla media nazionale si impennano in Calabria e Campania. A Napoli un veicolo su sei circola senza assicurazione, a Reggio Calabria uno su otto.

Cosa si rischia a circolare con un veicolo senza assicurazione? Una multa che può variare da un minimo di 866 euro a un massimo di 3.464 euro. In più, il pagamento degli oneri di trasporto e custodia del mezzo sequestrato. La sanzione può essere ridotta del 25% se il rinnovo della polizza viene effettuato entro 30 giorni. La riduzione vale anche in caso di demolizione del mezzo entro 30 giorni dal verbale.

E se veniamo coinvolti in un incidente con un veicolo non assicurato? Il danneggiato sarà comunque tutelato e avrà diritto al risarcimento dei danni. In questo contesto interviene il Fondo di garanzia Vittime della Strada, un fondo pubblico gestito da Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici S.p.A.), che provvederà a risarcire i soggetti che hanno subito danni senza colpa nel sinistro. Sempre il Fondo interviene in caso di assicurazione scaduta da più di 15 giorni. In entrambi i casi, il Fondo potrà poi rivalersi sul soggetto responsabile.

Monopattino, primi bilanci

Tra le nuove forme di “mobilità dolce” che si stanno diffondendo anche in seguito all’emergenza pandemica c’è sicuramente il monopattino. Autorizzato a circolare sulle strade da giugno 2019, è un mezzo di trasporto utile per piccoli spostamenti urbani ma che può rivelarsi pericoloso.

Vediamo alcuni dati. L’Osservatorio Monopattini dell’ ASAPS (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale) ha raccolto dati sugli incidenti che hanno coinvolto monopattini nel primo quadrimestre 2021. In totale, si sono registrati 46 incidenti con 44 persone ferite e 2 decessi, una giovane donna e un’anziana travolta – mentre camminava – da un gruppo di monopattinisti. Un’ultimo numero: delle persone ferite, ben 18 sono finite in prognosi riservata.

Cuasa principale degli incidenti, il mancato rispetto della precedenza. A seguire, le cadute autonome (occhio alla velocità!) e gli scontri laterali. Questa nuova forma di mobilità richiede quindi prudenza e rispetto delle regole del Codice della Strada, per la propria e l’altrui incolumità.

Da questa considerazione è nata l’iniziativa di CNEL, Polizia di Stato e Ministero dell’Istruzione: un video educational rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, grandi utilizzatori di questo nuovo mezzo di trasporto. Nel video, una piccola storia che aiuta a riflettere e una sintesi chiara ed efficace – a cura della Polizia Stradale – della normativa in vigore. 

Il video verrà diffuso sui canali RAI e inserito – da settembre – sulla piattaforma EDUSTRADA come parte dell’offerta formativa del ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2021-2022. Nell’attesa aggiungiamo il nostro personale invito: alla guida, anche di un monopattino, mai dimenticare attenzione, conoscenza e rispetto delle regole, prudenza. 

Il video è disponibile sul sito della Polizia di Stato, vuoi vederlo? Clicca qui: video